Che cosa nutre l’uomo?… la sfida!

Nella seconda parte dell’anno è stata proposta alle classi prime e seconde della scuola media Bachelet un’attività opzionale pomeridiana di scacchi.

Perchè gli scacchi? Con gli scacchi si impara a rispettare le regole del gioco e l’avversario, ad organizzare il tempo a disposizione per impostare una strategia e ad acquisire una flessibilità che permetta di confermare o modificare il proprio piano di gioco a seconda della risposta dell’avversario.

Sotto la guida dei maestri Patrucco, Battistini e Riboldi, scacchisti dell’A.D. Scacchi L’Alfiere di Carugate, i ragazzi che hanno partecipato all’attività si sono messi seriamente al lavoro per imparare, così da potersi “sfidare” sia durante le lezioni ma soprattutto al momento conclusivo del laboratorio, il torneo, che si è svolto in occasione dell’Open Day.

Bravissimi a tutti i partecipanti che si sono affrontati con grinta e determinazione ma sempre nel rispetto reciproco. In particolare si segnalano i vincitori del torneo:

Matteo Faciocchi 2A (1° classificato), Matteo Melzi 1B (2° classificato) e Lucia Perezzani 1C (3° classificata).

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Di seguito la testimonianza di un ragazzo che ha partecipato al laboratorio di scacchi.

“Nei due mesi antecedenti l’Open Day, il venerdì pomeriggio dopo la scuola, era possibile partecipare al corso didattico di scacchi. Durante queste lezioni eravamo seguiti da tre insegnanti professionisti: Carlo, Ercole e Raffaele, che ci hanno insegnato attraverso esercizi, partite e loro esperienze personali le principali mosse e tecniche per poter giocare correttamente al “gioco” degli scacchi.

Ho messo tra virgolette la parola gioco perché per indicare gli scacchi si usano soprattutto termini che li paragonano a un’arte.

 La prima volta siamo stati divisi in due gruppi e in uno di questi (quello in cui ero inserito io) l’argomento principale trattato era:

 T + T + T = S

che vuol dire: tecnica + tattica + tempo = strategia.

Questi i tre elementi fondamentali negli scacchi e in una/due lezioni abbiamo approfondito ognuno di essi.

Nelle altre lezioni invece abbiamo osservato:

  • come l’astuzia nelle prime mosse possa diventare fondamentale per lo     svolgimento della partita
  • situazioni che da tragiche si trasformano in vittoriose.
  • alcune tecniche particolari come l’infilata, la forchetta…

 

Durante questi incontri l’atteggiamento era serio, come se fossimo a una lezione di scuola, senza dimenticare però che è stata anche un’occasione per conoscere nuove persone e/o compagni di scuola.

Ma il divertimento maggiore è arrivato alla conclusione del laboratorio quando, in occasione dell’Open Day si è svolto il torneo, occasione decisiva per dimostrare ai miei genitori e agli insegnanti quanto appreso durante le lezioni.”

 

(A. Perfetto ID)

 

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