Fare finta, ma per davvero!

Chiara chiede in continuazione di poter fare “le camminate, quelle dritte sulla riga” e Stefano, Matteo, Aurora e tanti altri farebbero sempre “il re e il suo giullare”. Alice vuole fare i movimenti a occhi chiusi con la musica per provare a “essere aria, pioggia, fuoco, legno…”

Cecilia smania per fare “le tre sedie” e allora le propongo di farlo anche a casa mettendo alla prova mamma e papà. E poi tutti, sempre chiedono “ma l’anno prossimo ancora, vero?”.

In tutto questo divertimento che ci ha travolto è stato bello scoprire insieme che la postura del re non è altro che quella di un uomo autorevole e gli sberleffi del giullare gli stessi che si possono bonariamente fare agli amici; che provare a essere fuoco vuol dire vivere con passione e che sedersi su quelle sedie un po’ magiche ci può aiutare a far esplodere le nostre emozioni, ma senza farci sopraffare da esse…

E così, allontanandoci dagli stereotipi carnevaleschi (non tutti i vecchietti hanno contemporaneamente dentiera, occhiali, bastone, mal di schiena, pantofole e scialletto) abbiamo imparato che per essere persone vere basta far venire fuori tutto ciò che custodiamo dentro di noi, perché come dice un attore importante “Benvenuti in teatro, dove tutto è finto, ma niente è falso”.