LA MIA VITA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

LE CLASSI RACCONTANO – MEDIE

Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!”, esclamò Frodo.“Anch’io”, annuì Gandalf, “come d’altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.  ( J.R.R. Tolkien)

La mia giornata inizia con una preghiera, recitata in famiglia dopo colazione. In essa porto le necessità dei miei cari, e di chi in questo periodo inaspettato è in difficoltà e di chi aiuta quelli che soffrono.

In seguito, se è in programma, partecipo alle video lezioni, poi vengono i compiti, che tengo a svolgere con cura e attenzione.

Dopo pranzo ci concediamo tutti una pausa per riposare, stare insieme e rilassarci guardando la tv. Dopodichè riprendo il lavoro assegnato dai professori e prima di cena passo il tempo libero leggendo o giocando con mia sorella. È capitato di utilizzare Microsoft Teams per contattare altre famiglie e fare così una cena online!

Da quando è scoppiata questa epidemia sono mutati molti aspetti della nostra vita usuale e, a parte il fatto che non possiamo uscire di casa, noto che guardiamo la vita diversamente: abbiamo un’attenzione particolare a come svolgiamo determinate cose, per esempio a come ci laviamo le mani, e a come possiamo stare vicino agli altri con frasi e pensieri detti o inviati per telefono.

Nella mia vita personale è cambiato il fatto che non posso più andare a scuola, in biblioteca e negli altri posti che frequentavo e di ciò sento molto la mancanza.

Non posso più vedere i miei amici, di cui provo nostalgia e, date le circostanze, tutti abbiamo dovuto abituarci a strumenti tecnologici e mezzi che non avevamo mai utilizzato.

In questo tempo particolare la persona che aiuta tutti è Papa Francesco, che con le sue preghiere e i suoi pensieri rivolti a tutto il mondo, ci ha affidati alla Madonna e messi sotto la sua protezione.

Ma per me è speciale anche la mia sorellina Celeste, a cui voglio moltissimo bene.

Lei è ignara di tutta questa situazione e nel suo piccolo, quando gioco con lei, mi fa vedere le cose da un’altra prospettiva, che può apparire infantile ma, visto che i bambini hanno un” mondo” tutto loro, io mi ci immergo e sfuggo al resto.

BEATRICE BELLINA, classe 1^D