L’ Europa non è finita!

“L’ Europa e l’ uomo non devono arrendersi , ma reagire”.

Giovedì 29 aprile tutti gli studenti delle classi terze medie si sono ritrovate in auditorium per incontrare il giornalista e reporter di guerra Mimmo Candito, accompagnato dalla moglie Marinella Venegoni, già due volte sindaco di Torino.

Il giornalista ha affrontato temi di grande rilievo, come la questione sociale del Medio Oriente, e ha spiegato le ragioni di tali squilibri in questa delicata area del pianeta. Le due fazioni arabe avverse (sunniti e sciiti) stanno combattendo una cruenta guerra, marginale agli occhi dell’Europa, al fine di affermarsi in queste aree senza, tuttavia, distinguere il potere religioso da quello politico, passo invece già da tempo compiuto dagli stati europei.

Inoltre, il dottor Candito ha analizzato il sistema geopolitico mondiale attuale, sottolineando la nuova potente bipolarità americano-asiatica a livello economico, sociale, tecnologico e politico. All’interno di questo nuovo equilibrio mondiale l’Europa è di fatto passata in secondo piano, poiché spiega il relatore: “il vecchio continente ha difficoltà economico-sociali che non gli permettono di essere molto competitivo sul piano internazionale. Mentre il suo contributo potrebbe risultare decisivo nella risoluzione delle questioni globali, proprio in virtù del suo vasto potenziale culturale, che affonda, come noto, le sue radici nell’antichità.

Infine il giornalista ha concluso parlando della sua malattia, in quanto purtroppo malato di cancro. Di fronte all’affermazione fattagli da un medico americano, che lo ha definito “un morto che cammina”, insieme alla moglie ha deciso di affrontare la malattia con ottimismo, in modo combattivo, ponendosi anche come obiettivo quello di riuscire a fare nuovamente 55 vasche a nuoto (titolo anche del suo ultimo libro).

In seguito alla provocazione rivoltagli da un alunno, il quale sosteneva che l’Europa è ormai satura e restio a immaginare un futuro da protagonista del vecchio continente, il dottor Candito afferma: “E’ verissimo che la centralità del mondo si è spostata, che l’ Europa ha difficoltà evidenti e che gli avvenimenti esterni possono infondere pessimismo, ma non possiamo piegarci ai fatti, anzi dobbiamo reagire, perché tutto il mondo ci riconosce come discendenti dei Romani, l’impero degli imperi; l’impero che ha insegnato al mondo la realtà sociale, militare, politica… pertanto non siamo perduti, ma dobbiamo riconvertire questo nostro capitale culturale nel mondo d’oggi”.

Incontrare il dottor Candito è stata una grande esperienza umana e culturale che difficilmente si dimenticherà. Grazie Mimmo e grazie agli organizzatori!

                                                                       Emanuele Grumo

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