L’esperienza del gemellaggio con la “Little Prince” di Nairobi

 

L’Aurora-Bachelet e la Little Prince sono scuole del primo ciclo. Quest’ultima si trova a Nairobi, nel quartiere Kibera, uno degli slum più poveri al mondo, salito agli “onori” della cronaca in quanto focolaio di violenza durante i disordini post-elettorali verificatisi alla fine del 2007. Dal 2006 l’Aurora Bachelet e la Little Prince Primary School hanno iniziato un percorso di conoscenza reciproca che le ha portate a scoprirsi sorelle, accomunate da un medesimo compito educativo, grazie all’impegno di docenti, di genitori e della direzione scolastica. Nella voce di alcuni protagonisti l’originale esperienza di cooperazione e solidarietà internazionale.

 

Normalmente stabilire un gemellaggio tra due realtà lontane significa istituire e sviluppare legami di fratellanza a scopi culturali, politici ed economici”, esordisce Letizia Barazzetta, genitore della Bachelet, per noi attuare un gemellaggio tra l’Aurora-Bachelet e la Little Prince è innanzitutto riconoscere di appartenere alla stessa esperienza culturale ed educativa, che ha fatto sorgere le due scuole, e nello stesso tempo scoprire, in tale riconoscimento, la possibilità di una reciproca edificazione.” Aggiunge Monica Bernardelli, un’altra mamma della scuola di Cernusco:Vogliamo educarci a vivere la dimensione della mondialità nella consapevolezza che la carità è una legge senza confini, universale, perciò cattolica… Con ciò intendiamo anche continuare a rispondere insieme a quella che è una vera e propria emergenza mondiale: l’educazione come creazione di personalità e di storia.”

In altre parole, il gemellaggio tra le due scuole non è un’opera filantropica, né semplicemente un sostegno di chi può a chi è in difficoltà, ma è la scoperta e verifica di una comune cittadinanza, meglio appartenenza, nonostante le differenti condizioni culturali, geografiche, economiche , in sintonia per una comune passione educativa.

Essere insieme è desiderare che riparta il cuore dell’uomo, come quando c’è la brace sotto la cenere e un alito di vento fa ripartire il fuoco”. Queste parole, pronunciate al convegno dei gestori di scuole libere paritarie della Cdo Opere Educative secondo la Sig.ra Bernardelli sintetizzano lo spirito con cui la Cooperativa “L’ Aurora”, l’Associazione Amici dell’Aurora-Bachelet (A3B) e l’A.GE.S.C. d’Istituto si sono impegnati e si stanno impegnando in questa iniziativa: “La struttura del cuore degli uomini di Nairobi è identica a quella del nostro cuore: le circostanze e gli incontri diventano così l’occasione di scoprirsi reciprocamente come l’alito di vento che fa ardere il cuore per la passione educativa. L’incontro con il Preside della Little Prince, che per il secondo anno consecutivo è venuto a seguire un corso di formazione e aggiornamento all’Aurora-Bachelet, il racconto dell’esperienza del Prof. Mazzeo, che per tre volte è andato a Nairobi, hanno acceso la voglia di impegnarsi reciprocamente per l’edificazione comune”.

Concretamente le due scuole si aiutano –spiega ancora la Sig.ra Barazzetta- nella gestione delle rispettive opere, nate nell’orizzonte della libertà di educazione che consideriamo fattore fondamentale di democrazia e di qualità di vita della persona e della società; favorire la formazione e l’aggiornamento dei rispettiv

i insegnanti in forme diverse (interscambio, stage, aule virtuali); stimolare e favorire anche l’incontro e il sostegno tra le famiglie delle due scuole nella consapevolezza che i genitori sono il primo soggetto educativo e che la gratuità è una dimensione fondamentale della persona e della famiglia come scuola di umanità.”

Ovviamente non manca il sostegno economico. Alunni e genitori si impegnano in raccolte di fondi mediante iniziative pubbliche come il banchetto di Natale e gesti di gratuità personali e di gruppo (alla festa di Cresima, alle cene di Classe, vendita di oggetti costruiti da ragazzi nelle feste di Cernusco e dei paesi vicini).

Uno dei princìpi chiave su cui si fonda la nostra opera educativa, riprende Barazzetta, membro tra l’altro del consiglio di amministrazione della Cooperativa che gestisce l’istituto, è quello di consentire ai docenti di svolgere il loro compito nel migliore dei modi, dotandoli dei mezzi necessari, impegnandoci per assicurare il clima più utile e anche una soddisfazione economica conveniente all’impegno.

Per questo, in accordo con l’ente gestore (AVSI) e con il preside (Prof. Antony Waina) della Little Prince sono state individuate tre forme di sostegno a livello economico. In primo luogo si è stabilito di inviare un contributo stabile per incrementare lo stipendio degli insegnanti della Little Prince che lavorano con grande impegno in condizioni assai difficili (lo stipendio medio è € 100 al mese).

Il secondo prevede il sostegno tra alunni: i ragazzi hanno individuato forme autonome per raccogliere i fondi e sono già state coperte le spese del primo anno di sostegno.
Non va poi dimenticata la copertura delle spese di viaggio e le videoconferenze tra docenti. Per crescere insieme occorre guardarsi in faccia e condividere esperienze.

La terza forma di aiuto che vorremmo avviare riguarda più in generale le famiglie. “La crisi che incombe sul mondo non può diventare un alibi per rinunciare a vedere il positivo che l’esperienza del gemellaggio sta suscitando nei cuori e nello sguardo sul mondo dei ragazzi e delle famiglie della scuola. La gratuità di questo gemellaggio è una testimonianza di condivisione e di solidarietà anche nel bisogno concreto di una lotta contro la fame. Per molti alunni della Little Prince, quello alla mensa della scuola è l’unico pasto del giorno e non sono rari i casi di bambini che raccolgono gli avanzi per portarli a casa ai fratelli. La scuola è a conoscenza di questi problemi – aggiunge Alberto Invernizzi, presidente dell’Associazione Amici dell’Aurora-Bachelet – e cerca di fornire porzioni più abbondanti e di aumentare il numero di pasti serviti, ma questo comporta un aggravio dei costi. Abbiamo proposto quindi alle famiglie una modalità di sostegno ad hoc.”

E gli studenti come vivono tutto questo?
Piccoli e grandi stanno imparando a conoscere il Kenia e l’Africa e ciò li spinge ad interessarsi maggiormente anche allo studio. Stanno facendo esperienza di una cittadinanza che abbraccia il mondo. Nota il Documento di Indirizzo: “Un contributo all’acquisizione di conoscenze, competenze e atteggiamenti che possono aiutare i giovani a diventare cittadini e a svolgere un ruolo nella società, può venire dalla cooperazione europea e internazionale.”
Bambini e ragazzi dell’Aurora Bachelet stanno crescendo nella consapevolezza che il mondo è più grande e che l’uomo è uguale in ogni parte della Terra.

Lo si è visto, in particolare, durante i periodi di quindici giorni che per due anni consecutivi il Preside della Little Prince ha trascorso presso l’Aurora-Bachelet. “Antony durante il suo soggiorno – racconta L’Aquilone, il giornalino della scuola – ha vissuto molti momenti di approfondimento sui metodi, i percorsi delle scuole paritarie in Italia. Al mattino la sua presenza nelle classi è diventata familiare sia nei momenti di lavoro che in quelli di gioco. Dirette dalla prof di musica alcune classi gli hanno dedicato delle canzoni accompagnandole con l’arpa. Le prime e le seconde hanno scritto lettere in inglese. Le terze medie hanno usufruito delle lezioni sull’Africa sempre in lingua inglese. Non sono mancati gli appuntamenti conviviali, come la cena con gli amministratori e alcuni membri dell’Associazione Amici dell’Aurora-Bachelet, gli incontri con alcune famiglie e le visite alla città. All’Aurora-Bachelet è cresciuta la consapevolezza che ciò che accomuna le due scuole è una amicizia, di più, una fratellanza. Per questo motivo ha creato molto dolore la situazione che si è venuta a creare in Kenia, proprio subito dopo la partenza dell’amico Anthony, che tramite una fitta corrispondenza informava via via delle difficoltà vissute anche dagli alunni della “Little Prince.”