DONACIBO MARZO 2022…. CONCLUDIAMO IL RACCONTO

Durante la Quaresima in tutta la scuola è stato proposto il Donacibo: iniziativa che si svolge ogni anno per raccogliere generi alimentari per persone che vivono situazioni di povertà.

In preparazione a questo gesto, le classi medie hanno incontrato professionisti (Banco per le seconde medie e AVSI per le terze) e volontari (Donacibo per le classi prime), per diventare più consapevoli dei bisogni degli altri, in Italia e nel mondo, e per incentivare un’educazione contro lo spreco. Entrambi gli aspetti prendono origine dal riconoscere che tutto ci è dato e che anche noi possiamo essere attenti a vivere ciò che abbiamo come dono.

Concludiamo il racconto di quanto successo innanzitutto condividendo la lettera ricevuta dall’associazione con il report di quanto abbiamo raccolto e non solo….

A seguire, i commenti degli alunni delle medie coinvolti da una parte con i volontari, dall’altra gli alunni di 2B ci spiegano cosa ha significato per loro organizzare e gestire la raccolta a scuola.

Carissime/i,

il Donacibo di quest’anno è stato sorprendente. Hanno aderito ben 70 scuole della Martesana, e si sono raccolti oltre 12.000 kg. di buoni alimenti.

Aurora e Bachelet hanno contribuito con ben 1054 kg.!

In questi giorni i nostri volontari stanno finendo di ordinare il tutto per genere e per scadenza per procedere subito dopo alla consegna dei “pacchi” alle famiglie bisognose. Compresi, naturalmente, i profughi ucraini che stanno arrivando in fuga dalla guerra.

Di tutto questo gli amici del Banco Piccinini desiderano ringraziare calorosamente gli alunni, le loro famiglie, gli insegnanti e tutto quanto il personale scolastico, e naturalmente la Direzione. Ma non solo di questi risultati siamo grati: lo siamo ancor più per il desiderio di bene e per la disponibilità a mettere in gioco se stessi che ci è stato testimoniato.

Così il Donacibo risulta davvero un gesto di educazione, precisamente di educazione alla carità: ma non solo per i ragazzi: per noi stessi, per imparare la gratuità in tutti i rapporti. Questo ci fa lieti, come pensiamo abbia reso lieti tutti voi.  E più fiduciosi in un futuro positivo per i nostri ragazzi e per la società.

Grazie ancora e, speriamo, appuntamento per il prossimo anno.

Un caro saluto.

 

Luisa Fabiani e Giovanna Paini, coordinatrici Donacibo / Maurizio Vitali, presidente Banco di Solidarietà Piccinini

GLI ALUNNI DELLE MEDIE DICONO…

Dopo l’incontro con il signor Cosentino per il Donacibo, abbiamo capito che dobbiamo stare più attenti allo spreco alimentare perché è un’emergenza che non dobbiamo sottovalutare in quanto molto cibo viene sprecato inutilmente.  Inoltre, anche a causa anche dell’attuale pandemia la percentuale di povertà sta aumentando. In Lombardia per esempio il tasso è più del 6%. Quindi invece di sprecare e buttare il cibo inutilmente è bene donarlo a persone che non se lo possono permettere.

Un altro aspetto pr cui è importante non sprecare il cibo e le risorse energetiche che servono per le coltivazioni è la cura verso il nostro pianeta.
Il Donacibo, portato avanti da volontari, coopera con il Banco alimentare che è come una grande banca che che si occupa di raccogliere cibo per i più bisognosi, prestando attenzione a ogni singolo individuo. Realtà come il Banco Alimentare vengono coordinate da professionisti che aiutano lo sviluppo dei benefici economici e sociali. In Italia ci sono 21 associazioni che si occupano di questo.

È bellissimo che ci siano dei volontari che si occupano delle persone in difficoltà ogni giorno, ma questi volontari non possono aiutare sempre tutti e quindi ognuno di noi può e deve fare la propria parte.

– Stare attenti a non avanzate cibo a tavola e comprare solo ciò di cui abbiamo bisogno sono gesti semplici, ma con valori profondi. Giorgia e Iris, 2A

– Mi è piaciuto molto il fatto che nasce un rapporto tra colui che porta il cibo raccolto e la persona bisognosa. In questo modo, oltre ad aiutare, si forma un magnifico rapporto d’amicizia.

– Grazie all’incontro ho imparato quanto sia importante la generosità, perché anche con piccoli gesti possiamo aiutare davvero coloro che hanno bisogno. Aurora, 1A

– Mi ha colpito quando ho sentito che i volontari lavorano moltissimo: inscatolano, immagazzinano, portano alimenti ai bisognosi e ci mettono molto impegno. E soprattutto non vengono pagati neanche una lira per questo, ma lo fanno volontariamente. Questa cosa mi ha colpito. Stefano, 1A

– Ho capito che le persone si aiutano non solo con dei pacchi di cibo, ma anche con la compagnia e l’amicizia si cui hanno bisogno soprattutto le persone sole, che magari hanno anche persone qualcuno a cui volevano bene. Con questo incontro ho capito che sono davvero tante le persone e le famiglie bisognose e che dobbiamo aiutarle e dargli tanta speranza. Giulia, 1A

– Un aspetto che mi ha colpito molto è stato che molte persone e aziende contribuiscono nell’aiutare bambini e famiglie che magari sono più sfortunati di noi. Grazie al Donacibo possiamo aiutarle e far avere anche a loro un aiuto in più per vivere. Mattia, 1A

– L’esperienza del Donacibo mi ha coinvolto molto. Uno dei più bei momenti è stato il montare le scatole alla fine della scuola e fermarci a mangiare insieme, perché non eravamo pochi. Ci siamo divertiti mentre lavoravamo per sistemare gli scatoloni e metterli poi nelle classi. Riproporrei il gesto perché divertendoci aiutiamo famiglie bisognose che non riescono a mantenersi da sole. 2B, Michele

– Il mio giudizio sull’esperienza del DONACIBO è molto positivo perché ci ha dato la possibilità di aiutare delle famiglie povere ed anche le famiglie ucraine coinvolte nella guerra: questa esperienza mi ha fatto capire che compiendo un piccolo gesto posso rendere felice qualcuno. Il momento più significativo e stato la costruzione delle scatole perché pensare che quelle scatole piene di cibo sarebbero state inviate alle famiglie meno fortunate mi rendeva felice. Riproporrei questo gesto i prossimi anni perché è un’esperienza educativa per noi ragazzi e perché ormai è una tradizione della scuola e per questo va mantenuta. 2B, Lorenzo

– L’esperienza del DONACIBO è stata positiva perché mi sono sentita protagonista in un’attività. Il momento più significativo per me è stato quando con la prof. siamo andati a esporre il progetto ai bambini più piccoli delle elementari: mi ha colpito come ci ascoltavano e come fossero interessati e come alla fine abbiano riempito tantissimo le scatole. Inoltre è servito per aiutarci a esporre davanti agli altri, superando la timidezza e le difficoltà. 2B, Caterina

– L’esperienza del DONACIBO mi ha colpito perché con un piccolo gesto abbiamo potuto aiutare persone in difficoltà ed inoltre è stato molto bello stare a scuola oltre l’orario, mangiare insieme e stare con i miei compagni per un lavoro comune mi ha aiutato a godermelo. 2B, Gabriele

 INCONTRO CON IL DOTT. ALESSANDRO GALIMBERTI per AVSI

Ciò che è bene per l’uomo è bene per l’ambiente”; “Per andare sul campo ci vuole professionalità”; “Behavior change: presa di coscienza”. Questi sono alcuni messaggi che ci ha lasciato Alessandro Galimberti durante l’incontro che ha tenuto con tutte le terze sull’organizzazione AVSI.

Dal 1972 quest’associazione interviene in tutto il mondo sia per lo sviluppo dei paesi poco progrediti che per le emergenze sanitarie e sociali causate da calamità o conflitti. Per esempio con la guerra che c’è in corso l’AVSI sta contribuendo con campi per i rifugiati e non solo.

Lui nello specifico lavora per il progresso dei paesi in via di sviluppo e si occupa di “Clean cooking”, cioè studia e cerca di introdurre una tipologia di cucina più sostenibile e non nociva nella popolazione di alcuni paesi dell’Africa che si trovano ancora a usare stufe a carbone altamente inquinanti e intossicanti. È in questo aspetto che si nota quanto siano legati i miglioramenti della vita dell’uomo a quelli dell’ambiente.

Questa cosa ci ha stupito perché oggi siamo abituati a vedere differenze se non contrasti tra la protezione dell’ambiente le attività umanitarie, invece essi vanno portati avanti insieme.

La convivenza tra progresso per l’uomo e sostenibilità ambientale è presa in considerazione anche dall’Agenda 2030 di cui abbiamo studiato i 17 obbiettivi all’inizio dell’anno.

Un’altra cosa che abbiamo scoperto è che per partecipare a una missione umanitaria come quelle che fa AVSI, non basta il buon intento: bisogna essere pratici del territorio e del lavoro che si andrà a compiere. Si devono infatti seguire studi e corsi teorici per agire nel modo migliore. Se si è inesperti si rischia solo di causare danni ulteriori, ci ha detto Galimberti.

Inoltre abbiamo trovato interessante come per aiutare delle persone voglia dire entrare in rapporto con loro, conoscerle e interagire con esse. Infatti ci è stato spiegato come la popolazione dei villaggi in cui AVSI proponeva gli apparecchi moderni da cucina, lentamente e difficilmente abbandonava le abituali stufe da carbone. L’AVSI infatti si impegna a studiare i motivi per cui accade ciò e aiutano il più possibile le persone a capire l’efficacia dei nuovi mezzi in modo che siano loro stesse a comprendere l’importanza di questa scelta Questo è il “behavior change”, ovvero un cambiamento nel comportamento, nel modo di ragionare.

Quest’incontro ci ha aiutato bene a comprendere come funzionano le organizzazioni internazionali, come esse possano agire nel mondo, come sia importante studiare e lavorare insieme per risolvere i problemi e anche come pure noi, nel nostro piccolo, possiamo aiutare a cambiare le cose.

Alunni 3C