E’ BELLA LA SCUOLA PER CHI CAMMINA INSIEME

l’Istituto l’Aurora festeggia 40 anni.

È da 40 anni che l‘Istituto L’Aurora mette al centro la bellezza dell’esperienza. La possibilità per i ragazzi di appassionarsi alla realtà accompagnati dall’adulto nella conoscenza. Per dirla con Mons. Luigi Giussani, ispiratore di questo metodo educativo: “io educatore sono qui e faccio un pezzo di strada insieme a te, rischio la mia proposta con te e tu studente rischi la tua libertà”. Quindi la strada è per entrambi, ma insieme. I tre giorni di festa per i 40 anni dell’Aurora- Bachelet sono stati emblematici di questa proposta educativa. Non solo un open day per raccontare pubblicamente i percorsi scolastici tramite laboratori e mostre, ma anche un’occasione per toccare con mano la gioia dell’esperienza di chi, in quei locali, ci vive cinque giorni su sette. Come racconta Daniela, mamma di un ragazzo di terza media, dopo aver visto gli insegnanti di suo figlio esibirsi insieme agli alunni sul palco in un grandioso concerto rock: “Mi sono tornati in mente i miei anni delle medie in cui gli insegnanti erano figure distanti. Di loro conoscevi ben poco e incontrarli per strada era sempre un momento di grande imbarazzo. Erano solo insegnanti senza nessuna connotazione. Qui la sensazione è completamente diversa. Sono proprio fortunati i ragazzi di questa scuola. Apprezzare i propri docenti anche attraverso le loro passioni è un grande privilegio. Vederli su quel palco e mostrarsi ai ragazzi in una veste più umana rende l’esperienza alquanto unica”.  E Miriam di terza media concorda: “I professori hanno trovato un modo bello e divertente per coinvolgere noi ragazzi”. Stupisce ascoltare Roberta, una mamma ingegnere super colta, raccontare con dovizia di particolari i percorsi culturali da lei visitati all’interno delle classi, dalla mostra sulla bio-plastica, alla presentazione dell’Iliade, alla descrizione del metodo investigativo di Sherlock Holmes, e sentirla concludere di esserne uscita molto arricchita! Un’altra mamma, Romina, aggiunge: “Quello che più mi ha colpito di questi tre giorni è stata l’affluenza anche di chi non ha più figli che frequentano l’Istituto. Questo significa che il legame forte che si crea dura nel tempo e non è limitato alla presenza dei propri figli nella scuola”.

Ma i veri protagonisti di questa festa sono stati i ragazzi. Tutti hanno in qualche modo aderito, chi spiegando una mostra, chi cantando, chi suonando, chi servendo le salamelle o anche solo semplicemente partecipando ai giochi di squadra del palio. Ognuno l’ha vissuta da vero protagonista, dentro una vitalità che traduce in azione le parole importanti dell’intervento del Cardinal Angelo Scola: “Soltanto dentro il confronto appassionato tra l’io e la realtà l’io cresce”. Ed è qui che entra in gioco la proposta educativa dell’Istituto L’Aurora, nella sfida a far emergere il più possibile nei ragazzi le caratteristiche costitutive dell’io per restare aperti al tutto, in modo da poter dar loro la possibilità di fare esperienza della realtà da protagonisti. Come dice Sara di quinta elementare: “durante l’open day mi è piaciuto tantissimo esporre l’argomento di approfondimento del mio gruppo perché ho visto le persone interessate a quello che dicevamo”. O Ilaria che fa una scoperta: “non è stata solo un’esperienza unica ma anche l’occasione per conoscere le qualità degli altri ragazzi”. La piccola Giuditta invece la considera addirittura una “esperienza indimenticabile”: “per la prima volta tutta la mia famiglia è venuta a incontrare tutte le esperienze che ho passato durante l’anno”. Pare che la parola “esperienza” sia veramente la chiave di volta qui all’Aurora–Bachelet per conoscere, amare e appassionarsi alla realtà, persino attraverso la scuola!

Silvia Motta