IN VISITA AL COMUNE DI CERNUSCO PER CONOSCERE IL BUON GOVERNO DI AMBROGIO LORENZETTI

Il 7 marzo siamo andati al Comune di Cernusco Sul Naviglio a vedere la mostra sull’affresco di Lorenzetti, Allegoria del bene comune e del bene proprio.

Eravamo molto curiosi di vederlo perché viene da Siena, la città della nostra prof. Ci ha colpito che anche le persone del 1300 avessero bene in mente ciò che portava al bene e ciò che portava al male di tutti, infatti Lorenzetti ha rappresentato ciò che pensava la gente. Ci è piaciuto come ha rappresentato il bene, con le sei virtù che collaborano per un buon governo: la figura più importante è la Giustizia, poi ci sono la Magnanimità, la Temperanza, la Prudenza, la Fortezza e la Pace, insieme alla Fede, alla Speranza e alla Carità, anche loro indispensabili.

Il frutto del buon governo si vedeva nella città, c’erano i nove governatori che ballavano, tutte le botteghe erano in piena attività, in un angolo c’era una sposa, vestita di rosso, con il corteo. Si vedeva che era una città piena di allegria e con un governo che pensava al bene di tutti. Anche nella campagna si vedevano dei contadini lavorare in tranquillità, c’erano anche dei mercanti che entravano e uscivano dalla città: gli uomini camminavano sicuri. Tutto era colorato e i campi erano tutti ben coltivati; sopra ai campi c’era l’angelo della Sicurezza che vegliava sui contadini.

Nell’altra parte dell’affresco si vedeva l’allegoria del bene proprio, quindi il risultato di un governo dove le persone pensano solo a se stesse: la figura più importante era la Tirannia, circondata da sei vizi, il Furore, la Divisione, la Guerra, la Frode, il Tradimento, la Crudeltà, e sopra c’erano i tre angeli dell’Avarizia, Vanagloria e Superbia che rappresentano anche loro il male. A lato era rappresentata la città distrutta dalla cattiveria, tutte le botteghe della città erano chiuse tranne l’armeria, per la città giravano dei soldati, c’erano degli uomini che i soldati avevano maltrattato, la sposa era trattenuta dai soldati e ai suoi piedi c’era un uomo. Anche la campagna era distrutta: non c’era nessuno, i campi erano tutti morti, e sopra i campi aleggiava Timore (se c’è la Tirannia ci sono anche il timore e la paura). Tra le varie parti dell’affresco ci è piaciuta in particolare la rappresentazione del bene comune, dove si vedevano la città in allegria e la campagna ben coltivata, oltre che le figure fondamentali per un buon governo.

Ci ha colpito molto come nella presentazione delle figure si vedeva distintamente che c’era bisogno di tutti per arrivare ad un buon risultato, infatti tutti gli uomini tenevano uniti i due fili della Giustizia.

È stato molto interessante perché quello che Lorenzetti voleva comunicarci lo abbiamo capito anche noi e abbiamo capito che le sei virtù servono molto anche a noi che siamo venuti 700 anni dopo di lui.