Incontro con lo scrittore

Nel mese di febbraio le classi seconde della scuola media hanno incontrato il professor Viscardi, un docente di Lettere della scuola superiore, già ex alunno ed ex docente della Bachelet, che negli ultimi anni ha scoperto la sua passione per la scrittura e ha pubblicato due libri. L’ultimo di questi, “Rampicanti”, racconta le avventure vissute da un gruppo di ragazzi al termine della scuola media, durante una calda estate trascorsa nella periferia di Milano.

Nel dialogo con i ragazzi il professore ha raccontato come è nato il suo desiderio di scrivere un libro e come ha lavorato per la sua stesura. Inoltre, sollecitati anche dalle letture di testi e romanzi di avventura proposte in Narrativa, è sorta la domanda se sia possibile vivere un’avventura anche oggi, nel luogo in cui viviamo e così come siamo.

Alice e Sveva, alunne della classe II D, riportano alcuni spunti che hanno trattenuto dal dialogo avuto con il professore.

Il professor Pietro Viscardi ci ha raccontato di aver impiegato ben dieci anni a scrivere il suo libro: mi è rimasto in mente perché non avevo mai pensato al lavoro che c’è dietro alla stesura di un libro e questo mi ha fatto capire quanto sia complicato scrivere un libro e trovare le idee giuste, infatti possono passare giornate e anche settimane senza che si sappia cosa scrivere.

 Il professore ci ha raccontato anche che per il suo lavoro ha preso spunto da altri scrittori, infatti ci ha spiegato che imitare persone che scrivono da tanto tempo non vuol dire copiare, ma imparare da qualcuno che è più avanti di te.

 Un nostro compagno ha chiesto al professore se avesse ricevuto delle critiche sul suo lavoro e come avesse reagito. Mi ha colpito molto la sua risposta: infatti il professore ci ha detto di avere ricevuto delle critiche che lo hanno aiutato a migliorare, ma ci ha spiegato anche che se una critica ti “blocca” vuol dire che non è un consiglio da seguire, bisogna lasciarlo perdere.