Smart people for a smart future

Per le classi seconde e terze della scuola Bachelet, il mese di marzo è stato inaugurato attraverso un incontro con il dott. Don Giovanni Fasoli, psicologo, formatore e docente presso prestigiose realtà tra cui la IUSVE Venezia/Mestre.

Tra le materie insegnate, Cyber-psicologia e new-media communication, Psicopatologia della realtà virtuale e Pedagogia della realtà virtuale.

Per noi professori e per i ragazzi, è stata un’occasione per osservare insieme quella che è la nostra quotidianità, sempre più permeata dall’utilizzo di Internet e dei social. Una realtà in divenire, per sua stessa natura in perenne cambiamento, talvolta demonizzata ma di fatto ormai indispensabile per la società.

Cosa c’è in gioco nell’uso dei social? E come questi strumenti possono essere un aiuto nella scoperta di sé e del rapporto con gli altri? Di cosa parliamo quando diciamo “rete”?

E così, attraverso un percorso costellato di canzoni (tra gli artisti citati, Gabbani e Michielin), video e domande provocatorie, il dott. Fasoli ci ha guidati a prendere più consapevolezza del nostro presente e del nostro futuro sempre più connesso. Siamo andati a fondo di cosa significhi il termine “rete” e delle implicazioni che può comportare.

La “rete” può essere infatti una risorsa, uno spazio entro cui muoversi, ma può rivelarsi anche un rischio, una trappola in cui rimanere incastrati senza via di uscita.

Per questo occorre imparare ad essere “smart people”, cioè persone sveglie, attente, difficilmente abbindolabili, persone in grado di usufruire della rete come opportunità e occasione di crescita personale, non come scappatoia o gabbia.

Grazie don Fasoli per il pezzo di strada fatto insieme, che ci ha dato uno strumento prezioso per affrontare il futuro: la consapevolezza di quello che ci aspetta e la fiducia di poterlo vivere senza avere il timore di cadere in una trappola.

Per chi desiderasse approfondire: https://www.socialeducation.it/giovanni-fasoli/